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9

8,2

A Beautiful Mind (a cura di Francesco Rosa)

Direttore

Ron Howard

Stars

Russell Crowe, Ed Harris, Jennifer Connelly

Scrittore

Produttore

Durata

2h 15min

Deals
EUR 5,99
Anno di produzione

2001

Studi, imprese, malattia e trionfo del matematico USA John Forbes Nash, premio Nobel 1994 per l'economia. Il ritratto di un uomo eccentrico, e anticonformista, il cui grande talento fu afflitto per molti anni da una grave forma di schizofrenia.

“Ora chi fra voi sarà il prossimo Morse? chi il prossimo Einstein? Chi fra voi sarà l’avanguardia della democrazia, della libertà e della ricerca? Oggi noi affidiamo il futuro dell’America nelle vostre abili mani. Benvenuti a Princeton signori”. 

Princeton, New Jersey, 1947. Parole taglienti danno il benvenuto allo stuolo di giovani e avide menti che popolano le antiche aule di uno dei dipartimenti di matematica più importanti d’America. Tra loro il diciannovenne John Nash, vincitore della prestigiosa borsa Carnegie; rigido e impacciato con le persone, ma disinvolto e brillante con i numeri. Animato da un feroce desiderio: farcela, distinguersi, trovare una idea originale che dimostri a tutti che è un vincente, ma non solo, che è speciale, che è importante, e che è fatto per cose straordinarie.

John viaggia su lunghezze d’onda talmente alte che rischia di perdere il contatto con la realtà – le lezioni? ottundono la mente. Le pubblicazioni dei colleghi? banali sciocchezze. -, tuttavia i suoi fallimenti, con le donne, nelle amicizie, e nelle partite a scacchi con Martin, il suo rivale, lo riportano continuamente a terra, ricordandogli incessantemente che sotto la maschera del genio solitario e sprezzante, in fondo, c’è un ragazzo che ha paura del confronto.

Come se non bastasse il tempo scorre, e proprio lui, non è ancora riuscito a trovare l’idea originale che gli permetterà di distinguersi dalla massa ed accedere all’olimpo della matematica. Ma è possibile che dopo una vita intera spesa per un unico obiettivo si possa fallire? Questa domanda sembra tormentare John, che braccato, riesce a trovare sollievo solo nella fuga dalla realtà: nessuno al di fuori del simpatico Charles, della piccola Marcee, e del misterioso William Parcher – dei personaggi illusori che John scambia per reali -, riesce a comprendere fino in fondo il suo talento e a dargli il sostegno di cui ha bisogno.

Quello che segue è tutto da gustare: è la storia di un matematico che riuscirà ad ottenere tutto quello che aveva sempre bramato, per poi rendersi conto che non era abbastanza; l’avventura di un funambolo che condurrà una vita intera cercando di tenere i piedi sul filo sottile della realtà per non cadere nell’abisso dell’illusione; la degenza di un malato che dopo aver sofferto molto, con fatica rinuncerà ad indulgere in certi appetiti dannosi; ma soprattutto, è il cambio di rotta di un uomo ossessionato dal proprio successo, che scoprirà che quello che veramente conta non è vincere, ma amare.

 

GUSTO: Un ponte sospeso tra illusione e realtà

 

SCENA CULT: Scena finale, il discorso di John alla cerimonia di consegna del Nobel

FRASE CULT: “Ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile”

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Amazing