

7
A ciascuno il suo
Direttore
Elio Petri
Genere
Noir , Per Scervellarsi
Stars
Gian Maria Volontè, Irene Papas, Gabriele Ferzetti, Leopoldo Trieste
Scrittore
Elio Petri, Ugo Pirro
Produttore
Giuseppe Zaccariello
Durata
1h 39min
In questa fedele trasposizione di Sciascia, risaltano innanzitutto la location (il gioiellino Cefalu’) e il fatto che essendo uscito nel 1967, e’ uno dei primi film in assoluto a mostrare la mafia al grande pubblico.
Se poi aggiungiamo alla trama uno dei registi piu’ coraggiosi del cinema italiano, l’Elio Petri di “Indagine di un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, “La classe operaia va in paradiso” e Todo modo”; un Gian Maria Volontè sempre una spanna avanti a tutti e anche qui ben ispirato, ed una Irene Papas nell’azzeccato ruolo della femme fatale, siamo di fronte ad un film che lascia il segno anche dopo tanto tempo.
Una storia che si dipana a partire da una piccola comunita’, con una ‘piccola storia di tradimento e inciuci’; ma poi, seguendo l’istinto da osservatore di un professore che, un po’ da outsider, non ascolta i consigli di chi gli dice “non metterti in mezzo”, si allarga pian piano fino ad uscire dalla famiglia e dalla comunita’ in questione, e arriva a Palermo, e poi a Roma. Seguendo lo stesso sbroglio tentacolare della mafia, che porta inevitabilmente all’esplosione della violenza.
E’ interessante recuperare questo pezzo di storia del cinema – e della Sicilia/Italia – dopo essersi abituati allo stile e al linguaggio di Gomorra e affini. Pur essendo storie dello stesso genere, l’intento di “A ciascuno il suo” e’ completamente diverso, quasi sociologico. E lo stile gioca sull’equilibrio tra il detto e il non detto, il mostrato e il non mostrato, raccontando una cultura di omerta’, di rituali ripetitivi, e di apparenza e onore da salvaguardare a ogni costo, alla quale le serie tv contemporanee ci hanno disabituato, privilegiando solamente la violenza stessa, e i suoi effetti sui legami dei boss.
GUSTO:
Un film datato che pero’ ci regala piani di lettura molto interessanti, fondendo sapientemente il racconto di mafia con lo spaccato sociologico di una societa’ tutta votata all’apparenza.
SCENA CULT:
La scena finale che ripercorre tutto il film, facendo rivedere allo spettatore quello che aveva guardato all’inizio, senza aver “visto” pero’ tutto quello che si celava sotto il velo dell’apparenza.
– DOC –
Sorry, no post found.
- Questo film segna l'inizio del fortunato sodalizio artistico fra Elio Petri, Ugo Pirro e Gian Maria Volonté, poi proseguito con "Indagine di un cittadino al di sopra di ogni sospetto" e "La classe operaia va in paradiso" e "Todo modo".
- Il film e' stato girato prevalentemente nella meravigliosa Cefalu', favorendone anche il successo turistico.