A QUIET PLACE – UN POSTO TRANQUILLO

Il posto tranquillo è la Terra quasi del tutto disabitata. Una famiglia si aggira per un supermercato deserto, poi per le vie del centro di un paese deserto, prima di prendere la via di casa. Che dovrebbe essere il loro “posto tranquillo”…finché nessuno faccia alcun rumore.
Premettiamo: è un film di genere, quindi non per tutti. Ma ce ne fossero, di film “di genere” così.
Siamo infatti di fronte a un horror-thriller. Che però spinge le regole di genere all’ennesima potenza: è praticamente un film muto. La genialità di Krasinski è l’aver scelto di descrivere il rumore anche più insignificante (= passi felpati; dita che sfiorano oggetti; sussuri afoni) come la fonte stessa della Paura. E quindi il silenzio diventa assordante, a volte intollerante. Risultato: una messa in scena tesissima, dalla prima all’ultima sequenza. Con il terrore che di solito è tradotto in urla e strepiti, qui usa soltanto sguardi, dettagli, bocche spalancate ma subito smorzate. Altrimenti non si sopravvive. E anche noi restiamo col fiato sospeso, perché sappiamo che un sussurro di più potrebbe rovinare la magia di questo film.

GUSTO: Per chi vuole assistere ad una visione “col fiato sospeso”. E per chi ama guardare i film al cinema in perfetto silenzio: stavolta anche gli abituali disturbatori non avranno il coraggio di far volare una mosca.

SCENA CULT: L’incipit. Nei film d’orrore di solito non si infrangono mai alcune regole…a meno che non servano a dirci tutto e a spiazzarci subito, come in questo caso. Chapeau.

-DOC-