A STAR IS BORN

Jackson Maine è un malinconico cantante che barcolla tra un successo folk e l’ultimo drink. Un giorno si imbatte in un vero talento, Ally. Nasce un amore che aprirà la strada al successo della ragazza che continuerà a brillare di luce riflessa, o forse no. Tutti parlano di Lady Gaga. Ci mancherebbe altro! Non siamo così ingenui da pensare che Bradley Cooper al suo esordio alla regia non ci avesse pensato. Effettivamente non manca uno squilibrio nell’interpretazione di questo terzo remake del classico del cinema musicale degli anni trenta. D’altronde è evidente che Cooper conosce il talento di quella Lady Gaga che qui sarebbe meglio chiamare Germanotta, e sa quando fare un passo in dietro per lasciare brillare il suo talento drammaticamente genuino e libero dalle consuete maschere. Anche la sceneggiatura segue il filone classico del believe in yourself fin dai primi momenti in cui il mentore ubriacone Jackson incontra l’acerba Ally che canta in uno squallido drag bar. A proposito, sarà un caso? La bellezza mascolina di Lady Gaga è un tormentone che gira tutto intorno al suo naso. E dopo un tira e molla di più di un ora, l’elegantissimo Jackson ce la fa e le spara un sonoro “sei brutta!”. Ovvio che si tratti di un inganno: la bellezza di Ally si vede e si sente altrove. Dalla scorza di un bruco spigoloso esce fuori una farfalla capace di volare da sola con la capacità di amare oltre le delusioni di una relazione guastata dall’alcol. Un punto della sceneggiatura assolutamente degno di nota è l’eccellenza con cui Cooper opera il cambio di protagonista/soggetto – che sulle prime appartiene a Jackson – con il personaggio di Ally che passa dall’essere oggetto della narrazione a protagonista di una storia di amore, accudimento e comprensione. Non parliamo di un’eroina o di un film femminista ma di una storia di vera solidarietà affettiva in cui le dure leggi del mercato non ce la fanno a cancellare la tenerezza di una relazione sincera. Ma la stessa debolezza di lui non è un inciampo, anzi diventa magicamente un incentivo alla relazione e al talento della giovane cantante che non ripagherà mai l’amato per la bruttezza della sua dipendenza. 
L’operazione Cooper/Germanotta riesce, commuove e incuriosisce proprio per tutto questo. Un sodalizio così profondo non si vedeva da tempo, sembra di vederli scrivere insieme quelle 34 tracce musicali nei mesi che hanno preceduto le riprese, mentre si godono i meritatissimi otto minuti di applausi della Laguna.

GUSTO:

Per gli amanti dei musical, tenera e sorprendente ballata romantica frutto di un sodalizio artistico che punta su una sorta di realistica genuinità e sentimenti sinceri.

SCENA CULT:

Il primo duetto insieme (pelle d’oca).

FRASE CULT:

“Se non peschi a fondo nella tua cazzo di anima non durerai. Devi dire quello che vuoi dire”.

– Ulysses Everett McGill –