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IL FILO NASCOSTO
Direttore
Paul Thomas Anderson
Genere
Per Innamorarsi , Romantici
Stars
Vicky Krieps, Daniel Day Lewis, Lesley Manville, Julie Vollono
Scrittore
Produttore
Durata
2h 10min
Durante il secondo dopoguerra Londra è arricchita dall’operosità creativa di uno stilista capace di soddisfare il lusso dei reali e distruggere i cuori più teneri. A lui si lega la tenera Alma, vittima della sua monumentale personalità, anche se…
Lui è Reynolds Woodcock, nome fittizio – come la sua identità – nato da un goliardico scambio di battute tra il regista Anderson e Daniel Day-Lewis all’approssimarsi della sua interpretazione. L’ultima, ad essere coerenti con le sue dichiarazioni, avendo deciso di ritirarsi dalle scene. Per la verità non è la prima volta che lo annuncia, staremo a vedere. Fatto sta che dopo cinque anni (e un altro Oscar) l’attore torna a recitare interpretando un personaggio che sembra la consacrazione del fascino (altra nomination). Le restanti cinque occasioni Oscar del film sono tutte giustificatissime. La colonna sonora – novanta minuti suonati su centotrenta – segna un’altra fortunata collaborazione tra il regista e Greenwood; questa non è mai banale, sempre elegante, ti proietta magicamente negli anni cinquanta, inoltre caratterizza ogni momento significativo con il fraseggio di uno strumento musicale diverso. Ma a tirare le fila di tanta spettacolarità c’è la mano sapiente di Anderson che, abbandonate le sequenze psichedeliche di Vizio di forma, disegna eleganza e stile alternando narrazioni coinvolgenti a strettissimi dettagli che emanano purezza. E così tutto diventa eleganza. Abbigliamento, cibo, relazioni, si trasformano in immacolati oggetti di culto in un crescendo di sensibilità, estasiata da un nastro di raso e guastata da un seppur lieve rumore di masticazione. Ma la moda, la seduzione delle immagini, non sono che apparenza. La regia – magicamente – svela con gradualità l’alternanza tra amore e adorazione, tra candore e cinismo, che poi evolve in ulteriori affascinanti dualità legate insieme da un filo sottilmente nascosto tra Alma e Reynolds, Anderson e Day-Lewis, tra vittima e carnefice.
GUSTO:
Amori difficili e mondo della moda si mescolano in un film garbatamente estetizzante che affascina con suoni e immagini ben calibrate. Una certa lentezza – rara avis della cinematografia odierna – potrebbe essere percepita come noia.
SCENA CULT:
L’omelette ai funghi.
FRASE CULT:
“Finalmente ti capisco, e mi prendo cura dei tuoi abiti. Li proteggo dalla polvere, dai fantasmi e dal tempo”.
– Ulysses Everett McGill –
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