

7.5
Il Traditore
Direttore
Marco Bellocchio
Genere
Attualità , Biopics , Per Immedesimarsi
Stars
Perfrancesco Favino, Luigi Lo Cascio, Maria Fernanda Candido, Fabrizio Ferracane
Scrittore
Marco Bellocchio, Francesco Piccolo
Produttore
Paula Cosenza, Beppe Caschetto,
Durata
2h 15min
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Anno di produzione
2019
Ritratto del maxi pentito di Cosa Nostra, che permise la cattura di più di 400 persone legate alla mafia, è una pellicola che rimane impressa grazie a due surplus: la recitazione di Favino e la regia di Bellocchio.
Favino lo conosciamo, è uno dei più bravi attori italiani in circolazione, eppure si è superato ancora una volta. Il suo ritratto bolso dell’uomo in fuga, senza una casa, in constante apprensione, spirituale e fisica, anche dopo che si consegna nelle mani della giustizia, rende il personaggio-Buscetta una icona cinematografica.
Il “fattore Bellocchio” è ancora più interessante. L’esperto regista è molto scaltro nell’evitare di scivolare nel cliché del mafia-movie (o mafia-serie TV) di questi ultimi anni. Ne abbiamo abbastanza dell’interminabile Gomorra e simili (vedi l’insulsa seconda stagione di Suburra). Il maestro lo ha capito e ci porta in un’altra dimensione: non ci sono elogi dell’ “eroe caduto”, non ci identifichiamo con nessuno (Buscetta un martire? Aspettate la fine del film). Lo stile è nuovo, eppure trascinante, crea suspence eppure non ammicca alla solita esplosione di gore. Non ci sono vendette, solo aule di tribunale, burocrazia e tanta platealità teatrale.
Una pellicola da manuale, che tiene in pugno lo spettatore, ci insegna la storia recente attraverso le poche battute fulminanti di chi è stato protagonista, nel bene e nel male (da antologia gli scambi tra Falcone e Buscetta), e regala al mondo una lezione di Cinema.
GUSTO
Per chi vuole ricordare cosa sia la giustizia, la criminalità, e la sottile linea che passa tra questi due estremi.
FRASE CULT 1
“Dottor Falcone, noi dobbiamo decidere solo una cosa. Chi deve morire prima: lei o io?”
FRASE CULT 2
“Io sono stato e resto un uomo d’onore. Per questo non mi considero un pentito.”
-DOC-
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- Unico film italiano in concorso a Cannes, non ha vinto niente ma detiene il record di minutaggio più lungo in termini di applausi (13 minuti, contro i 6 del nuovo di Tarantino)