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7

7,4

Io sono nessuno (a cura di Andrea Chiappini)

Direttore

Ilya Naishuller

Stars

Bob Odenkirk, Christopher Lloyd

Scrittore

Produttore

Durata

1h 32min

Deals
Anno di produzione

2021

Un violento episodio scatena in Hutch Mansell, un marito trascurato e un papà sottovalutato, una rabbia a lungo repressa, facendogli scoprire abilità letali e portando alla luce oscuri segreti.

Il secondo lavoro alla regia di Ilya Naishuller, musicista russo frontman dei Biting Elbows, proietta il poliedrico ragazzo di Mosca nel mare magnum dei film sparatutto made in USA (si avete letto bene, un russo che produce un film americano!). La vicenda ruota tutta intorno alla modesta vita di un uomo della middle class americana, il quale vive la realizzazione del sogno made in USA, bella casa, bella famiglia, bel lavoro, bella moglie, bel nome americano (Hutch) con tanto di vicino ricco e sbruffone. Il giocattolo però si rompe quando due ladri entrano di notte nella casa del protagonista, il quale, pur avendone l’opportunità, si rifiuta di colpire i ladri potendone sventare la rapina.

Tutto sembra filare liscio, tra i rimproveri del suocero e le prese in giro del cognato, fino a quando la figlia si accorge che i ladri hanno rubato anche il suo bracciale preferito. In quell’esatto momento, il passato di Hutch (Bob Odenkirk) torna a galla, trasformando il pacato brav-uomo in un feroce e spietato killer che farà di tutto per ritrovare quanto sottratto alla figlia, fino a pestare i piedi persino al capo della mafia russa. Quanto avviene da quel momento in poi ha i tratti del surreale, con il protagonista che diventa un perfetto mix tra Rambo e Kevin di Mamma ho perso l’aereo.

In complesso il film è molto piacevole, non manca l’azione né tantomeno i momenti di ilarità, cosa non semplicissima quando si racconta una storia di violenza, rancore e di un passato scomodo. Molto belle e fin troppo spettacolarizzate alcune scene di combattimento, nelle quali lo sceneggiatore Derek Kolstad riporta sul grande schermo i tratti di quella che è la fonte di ispirazione magna, ossia il mitico John Wick, con l’unica differenza che questa volta il duro della situazione è interpretato da un uomo avanti con gli anni che sembra incassare pugni e pallottole come il miglior Keanu Reevs dei bei tempi (non perdetevi assolutamente la rissa sul bus…).

Le musiche sono all’altezza del ritmo del film e qualche effetto speciale, in stile Hollywodiano, buttato qua e là rende il tutto un apprezzabile mix di testosterone e guerra fredda. Una vera chicca, infine, la presenza di Christopher Lloyd nei panni del padre del protagonista, che salta e spara da una parte all’altra come se, per essere lì, avesse veramente usato la DeLorean.

GUSTO: Un bel hot-dog yankee con pioggia di rosso ketchup

FRASE CULT: “Un tantino eccessivo, ma glorioso!”

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7

Good