

6.5
IRON MAN 3
Direttore
Shane Black
Genere
Action , Catastrofici , Cinecomics , Per Gasarsi
Stars
Robert Downey Jr., Guy Pearce, Gwyneth Paltrow
Scrittore
Produttore
Durata
2h 10min
Il 2013 è l’anno del metallo, almeno lo è per il cinema di stampo supereroi stico. E’ appena uscito Iron Man 3 (da adesso in poi I.M.3), prossimamente arriverà nelle sale Wolverine, con il suo scheletro e gli artigli (snikt!!!) di adamantio; in seguito avremo il nuovo (ennesimo), reboot dell’Uomo d’Acciaio per antonomasia ed infine, ad ottobre, il nuovo film dedicato al figlio di Odino e al suo fedele martello Mjolnir fatto di metallo Uru. Insomma, le aspettative e le attese sono molte. Per l’uomo di ferro le attese sono finite lo scorso 24 aprile.
In I.M.3 ritroviamo Tony Stark, reduce dallo scontro di New York, nel mega crossover combattuto al fianco dei Vendicatori contro la tentata invasione da parte dei Chitauri. Il genio, filantropo, playboy, creato da Stan Lee negli anni ’60, mostra, in questa pellicola più che nelle altre, la caratteristica che accomuna la figura del super-eroe di casa Marvel, il super-problema.
Mentre in I.M.2 si accennava all’alcolismo di Stark (Robert Downey Jr), nel terzo episodio l’attenzione si sposta sulla fragilità psichica dell’Uomo di Ferro, causata proprio dall’invasione aliena. Condizione mentale che gli causerà non pochi problemi. Sullo sfondo, Stark, lavora alacremente alla costruzione di un numero imprecisato di armature(alcune bellissime), mentre i suoi comprimari, il Mandarino, un terrorista “orientale”, tenta di lanciare il suo attacco agli U.S.A. Altro elemento che non mancherà di creare molte discussioni è la figura e il ruolo di Aldrich Killian e del suo siero Extremis. Iron Man è un film diverso dai suoi predecessori, che apre un ponte verso la seconda fase della mega-saga pensata dalla casa delle idee e che soffre(purtroppo), il confronto con l’ultima pellicola Marvel: The Avengers. Come sempre aspettatevi la scena dopo i titoli di coda. La terza pellicola è diretta da Shane Black e non come le precedenti da Jon Favreau (comunque presente nel ruolo di Happy).
GUSTO: Film piacevole, forse non troppo scorrevole in alcuni tratti. Vale la pena vederlo per ciò che è, un film.
–Bill–
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