

8
Jackie
Direttore
Pablo Larraín
Genere
Biopics , Drama , Per Immedesimarsi , Per Ricordarsi , Storici
Stars
Natalie Portman, Peter Sarsgaard, Greta Gerwig
Scrittore
Produttore
Durata
1h 40min
Nella stanza della Casa Bianca in cui Lincoln aveva firmato il Proclama di emancipazione, abolendo la schiavitù, Jacqueline Kennedy decise di arredare la camera da letto presidenziale. Un presagio per la futura vedova Kennedy o una mera scelta stilistica? Forse entrambe le cose. Questo film sembra tratteggiare il volto di Jackie muovendo proprio da un binomio bizzarro di eleganza e dolore, morte e speranza.
Il tutto è concentrato nei pochi giorni che separano l’omicidio di Dallas dal funerale di Stato. Natalie Portman entra in scena con la stessa dolcezza con cui ne esce fuori, costantemente sottovoce, sempre seducente, elegante, bellissima. Il merito del successo del lungometraggio è in gran parte suo; i long take sul suo volto accorato, sulla sua compostezza come anche sul pink suit iridato del sangue del marito, un accostamento azzardato e fascinoso di interpretazione, montaggio e regia. JFK – che per tutto il film viene chiamato Jack – è solo un dettaglio, al centro c’è lei, Jackie, egoista, perfezionista e ossessionata dall’apparenza eppure tenera, insomma vera!
GUSTO:
Biopic nostalgico, con ambientazioni assolutamente realistiche. Ritmo e dettagli biografici appena accennati potrebbero annoiare un certo tipo di spettatore.
SCENA CULT:
La scena finale, pregna di speranza, caricata di pathos anche grazie a una sorta di testamento spirituale del compianto John Hurt.
FRASE CULT:
“Non sono più la First Lady, puoi chiamarmi Jackie”
– Ulysses Everett McGill –
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- Il regista Larraín ha affermato che un terzo delle riprese sono state filmate al primo ciak.
- Il vero vestito rosa indossato da Jackie Kennedy quando John F. Kennedy fu assassinato è attualmente conservato negli archivi del Maryland. Secondo i desideri della famiglia, non sarà esposto al pubblico fino al 2103.