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6.5

6,2

La stanza delle meraviglie

Direttore

Todd Haynes

Stars

Oakes Fegley, Julianne Moore, Michelle Williams

Scrittore

Brian Selznick

Produttore

Christine Vachon, John Sloss, Pamela Koffler

Durata

1h 56min

Deals
EUR3,99
Anno di produzione

2017

Ben e Rose sono bambini di due epoche diverse che desiderano cambiare le loro vite. Ben vuole conoscere suo padre, mentre Rose sogna un'attrice misteriosa. Entrambi si lanciano in missioni epiche per trovare ciò di cui sentono la mancanza.

Il film e’ l’adattamento cinematografico del romanzo illustrato di Brian Selznick, gia’ autore di Hugo Cabret (che era stato portato al cinema da Scorsese). Anche in questo caso, l’opera di Selznick si presta perfettamente al cinema: assistiamo infatti a due storie che corrono parallele, con due trame simili, che differiscono pero’ nel linguaggio cinematografico.

Nella storia moderna, vediamo i colori (acidi, tipici degli anni 70), ascoltiamo la musica dell’epoca, e soprattutto sentiamo tutti i rumori di fondo, anche una volta che Ben perde l’udito: insomma, uno stile realistico.

D’altra parte, la storia di Rose, sordomuta dalla nascita e che quindi vive in un mondo tutto suo in partenza, ci viene raccontata esattamente come un film muto: non solo infatti le immagini scorrono in bianco e nero, ma a parte la colonna sonora tipica del muto, la licenza poetica e’ che, non avendo mai sentito i veri suoni, Rose li ascolta proprio come li sentiremmo guardando un film d’epoca. I rumori vengono cosi’ “creati” dalla mente di Rose.

Insomma un film che e’ al servizio totale del racconto. Il regista Todd Haynes, gia’ autore dei bellissimi “Carol” e “Lontano dal paradiso”, qui vuole che lo spettatore riviva tutta la magia creata dal libro per bambini (non a caso Selznick e’ anche sceneggiatore). Tutto viene messo a disposizione della magia creata dal racconto: colori, suoni e musiche, ma anche il montaggio alternato, che passa da un’epoca all’altra come se fosse la stessa storia vissuta da due persone diverse.

La pellicola offre tante suggestioni cinematografiche, in ogni sequenza. Unica pecca, e’ che per venirne a capo e trovare il fil rouge, richiede un esercizio di pazienza che forse solo i veri cinefili sono disposti a fare.

GUSTO:

Un cinema che ci vuol far vivere una fiaba facendola assaporare in tutte le sue declinazioni. Per gli amanti del “cinema magico”.

SCENA CULT:

La storia del papa’ di Ben, raccontata interamente dentro il modellino di New York.

DOC

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6.5

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