

6.5
MEKTOUB, MY LOVE – CANTO UNO
Direttore
Abdellatif Kechiche
Genere
Erotico , Per Innamorarsi , Romantici
Stars
Shaïn Boumedine, Ophélie Bau, Salim Kechiouche
Scrittore
Produttore
Durata
3h 01 min
Estate 1994. Amin, studente controvoglia di medicina a Parigi, torna a casa per le vacanze, un paesino sul mare nel sud. Sarà un’estate piena di tormenti ormonali e amorosi.
Abdellatif Kechiche torna all’attacco “dei sensi” dopo il premiatissimo e contestatissimo La Vie d’Adèle. Forse qui scandalizza meno, ma non cambia la sostanza, anzi: per tre ore ininterrotte, veniamo completamente trascinati e immersi nel vortice di sensualità e di libido che strabordano da tutti i giovani protagonisti di questa estate francese. Non c’è una inquadratura, un movimento di spalle, di anche o dei fondoschiena (forse sono proprio i “culi” i veri protagonisti di questo film) che non trasudino tensione sessuale. Un compendio sull’educazione erotica più che sentimentale, inno alla giovinezza e alla spensieratezza che paradossalmente trova il suo protagonista in qualcuno che – molto molto stoicamente – rimane del tutto passivo, quasi uno spettatore come noi, che guarda ma non tocca.
GUSTO:
Per chi vuole lasciarsi andare a una sessione intensiva di tempeste ormonali.
CANZONE CULT:
Notevole la colonna sonora, che alterna le hit di discoteca dei primi anni ’90 a conturbanti musiche arabe (quali “Ya Zina” di Raina Rai).
-DOC-
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- “Mektoub” è una parola araba che significa “destino”: il destino del protagonista è quello di essere uno spettatore di tutto ciò che lo circonda e lo conturba.
- Il “canto 1” ci suggerisce una continuazione: in realtà il regista vorrebbe farne ben otto sequel, seguendo le storie dei giovani protagonisti “fino ad arrivare ai loro quarant’anni”.