Mio fratello rincorre i dinosauri

“Quando i nostri genitori dovevano farci un discorso importante, ci portavano nel parcheggio del discount.”

Inizia in questo modo uno dei film italiani piu’ freschi e commuoventi degli ultimi anni. Una storia che ci viene raccontata dal punto di vista del giovane protagonista, che vive un’eta’ “strana”, a cavallo tra l’infanzia e l’adolescenza, in quella terra di mezzo tra le medie e l’incontro-scontro col mondo esterno, il liceo. Come se tutto questo non bastasse, il fardello di avere un fratello ‘diverso’, che viene cancellato proprio per evitare le figuracce con i primi bulli e le prime ragazze.

Un cast che a parte i conosciuti Gassmann e Ragonese, ha invece nei ragazzini protagonisti la forza propulsiva che non crea la ‘solita’ commedia con sentimenti italiana, ma va ben oltre. Un vero romanzo di formazione incentrato sul disagio e la vergogna che un adolescente proverebbe con le prime vere sfide fuori dal nido familiare, condito dalla spontaneita’ contagiosa del piccolo Gio che con la sua purezza diretta ha tanto da insegnare ai giovani angosciati dell’apparenza prima di tutto.

Un film che somiglia un po’ a Wonder, senza perdere smalto e anzi con uno stile e un’anima tutti suoi. Vedere film che fanno bene al cuore non capita sempre, qui siamo rimasti piacevolmente sorpresi.

GUSTO:

Un film sulle sfide dell’adolescenza e sull’apparenza, che fa ridere e anche commuovere: adatto a tutta la famiglia.

SCENA CULT:

La “resa dei conti” durante la festa di Carnevale, risolta dalla sincerita’ di Gio.

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