logo-cinegusti

7

7.0

NON SPOSATE LE MIE FIGLIE

Direttore

Philippe de Chauveron

Stars

Christian Clavier, Chantal Lauby, Ary Abittan

Scrittore

Produttore

Durata

1h 37min

Deals
Anno di produzione

2014

Una coppia francese, molto religiosa e conservatrice, ha quattro figlie, tre delle quali sono sposate ad immigrati di seconda generazione. Quando l'ultima della famiglia annuncia di volersi legare ad un cattolico, i genitori esprimono la loro felicità, senza sapere però che il ragazzo è un ivoriano.

Ci sono un cinese, un ebreo e un musulmano… Sembra l’inizio di una barzelletta, in realtà è la storia di Claude e Marie Verneuil, coppia borghese e cattolica che vede una dopo l’altra le tre figlie andare rispettivamente in spose a un ebreo, un musulmano e un cinese. Tutte le loro speranze di un matrimonio cattolico risiedono nell’ultima figlia, che sembra accontentarli annunciando il matrimonio con Charles. Grande euforia in casa Verneuil, fino al momento delle presentazioni. Infatti Charles è nero, di origini ivoriane. Ciliegina sulla torta è l’arrivo del padre di Charles, ex militare autoritario che mai avrebbe voluto una moglie bianca per sui figlio. Forse proprio questo comune atteggiamento razzista fonderà le basi per un ovvio lieto fine.  

Una commedia divertente, con un buon ritmo. Dialoghi divertenti e mai banali sebbene basati su luoghi comuni.
Il bello di questa commedia risiede nel superamento del razzismo e del pregiudizio non tramite un ostentato buonismo ma attraverso il razzismo stesso… che diventa arma di confronto, conoscenza e infine accettazione.
Un film che in modo estremamente leggero e divertente alleggerisce lo stato d’animo generale nei confronti di queste tematiche tanto attuali di confronto razziale.

GUSTO: per gli amanti delle commedie pungenti in grado di far riflettere su una sottofondo di risate.

SCENA CULT: Claude e il padre di Charles che chiacchierano ubriachi a tavola trovando più cose in comune del previsto.

FRASE: “Anche le signore francesi si convertono all’Islam. Lo teniamo in pugno questo paese”

Mia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Sorry, no post found.

7

Good