

8
Toy Story 4
Direttore
Josh Cooley
Stars
Keanu Reeves, Christina Hendricks, Tom Hanks
Scrittore
Produttore
Durata
1h 30min
Deals
Anno di produzione
2019
Andy è diventato grande e tutti i suoi amici d’infanzia, Woody, Buzz, Rex, Jessy e tanti altri sono passati nelle mani di Bonnie. Si chiudeva con il commovente addio tra Woody ed il suo primo Bambino, Toy Story 3, film che ha confermato tutte le potenzialità del franchise e della stessa Pixar. Oggi, però, quei giocattoli, vivono le avventure di Bonnie, bambina che abbiamo avuto modo di conoscere più intimamente nel 2014 con due corti azzeccatissimi in cui i nostri amici affrontavano i BattleSauri ed un ladro di giocattoli. Anche Bonnie sta crescendo e il mondo spensierato del nido sta per cedere il passo ad una nuova avventura, quella dell’asilo. Un posto nuovo, affollato, in cui la nostra piccola protagonista non conosce nessuno e non può contare sul conforto emotivo dei suoi amati giochi perché, si sa’, a scuola non si portano i giocattoli. Bonnie decide di combattere la paura e l’ansia affidandosi alla sua fantasia, attraverso la quale creerà un personaggio bizzarro e divertente a cui darà il nome, Forky.
Durante un viaggio in camper, con cui i genitori vogliono salutare l’estate, la piccola porta con se tutta la truppa che dovrà, con grande fatica, fare i conti con la sbadataggine di Forky e la sua incapacità di sapersi identificare come parte essenziale della vita di Bonnie in questa fase di transizione.
Nonostante sia arrivato al quarto film, Toy Story continua ancora stupire. Non esaurisce il bacino di idee e di situazioni in cui potrebbero incappare i giocattoli, proponendo, storie e personaggi, sempre con originalità e ironia. Abbiamo visto come i giocattoli si coalizzano per restare uniti e in armonia con il proprio bambino; come possono finire, per sbaglio, in mano ad avidi collezionisti; come la fine dell’infanzia coincide spesso, per i giochi, con il passaggio ad altro proprietario; come i giocattoli, nel tempo, possono perdere di interesse per i bambini che rivolgono le loro attenzioni verso altri personaggi. I livelli di lettura sono tanti e hanno la capacità di proiettare lo spettatore ad un momento complesso e magnifico come è l’infanzia. Mentre con Andy, Woody e Buzz diventavano protagonisti della sua fantasia, con Bonnie, i giocattoli, diventano parte integrante dello sviluppo dell’intelligenza emotiva che individua in un piccolo utensile come Forky, uno strumento curativo.
Ieri pomeriggio, mentre mi recavo al cinema, ho pensato a come sarebbe stato ascoltare Woody senza il doppiaggio di Fabrizio Frizzi. Un po’ come fu con Homer Simpson del dopo Accolla. Toy Story, in fondo, ci racconta anche della bellezza del cambiamento, di come le cose che diamo per scontate possano improvvisamente mancarci, lasciandoci dentro un grande vuoto. Credetemi, Angelo Maggi, la nuova voce di Woody, ma storica di Tom Hanks, ha fatto un gran lavoro e merita per questo un grossissimo applauso e una Forky d’oro!
GUSTO: ha il sapore degli ultimi minuti di un giorno di scuola, quando non vedi l’ora di tornare a casa e riprendere il gioco dove lo avevi interrotto, mentre tua madre urlava “è pronta la cena!”.
SCENA CULT: Sicuramente la sequenza in cui Ducky e Bunny progettano il furto della chiave. Un delirio!
VOTO: 8
–Bill–
Sorry, no post found.