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UN PICCIONE SEDUTO SU UN RAMO RIFLETTE SULL’ESISTENZA
Direttore
Roy Andersson
Genere
Comedy , Drama , Fantasy , Per Immaginarsi , Per Scuotersi
Stars
Holger Andersson, Nils Westblom, Viktor Gyllenberg
Scrittore
Produttore
Durata
1h 41 min
Già dal titolo si capisce che non ci troviamo davanti a un film convenzionale. Sam e Jonathan, due venditori di articoli per feste, il cui motto è “vogliamo far ridere la gente” sebbene non abbiamo mai riso nella loro vita, fanno da Ciceroni in un viaggio surreale attraverso il destino dell’uomo. Personaggi bizzarri, inespressivi, pallidi e dialoghi surreali. Le 39 scene del film si susseguono lente, lentissime e con un andamento iterativo. Infatti quasi un tormentone la frase “Sono conteto di sapere che stai bene”..ovviamente senza tracce di gioia sul volto.
Tra le scene degne di nota l’armata di Carlo XII che dal passato piomba in pompa magna in un bar per bere un bicchiere d’acqua (e flirtare con un cameriere uomo in barba all’idea che in Svezia si ha di Carlo XII di grande virilità e potenza), e il ritorno dal fronte decimata e sconfitta. Di grande impatto quella in cui compare uno strano marchingegno che ardendo schiavi neri produce una soave melodia che intrattiene un pubblico di vecchi ricconi che sorseggiando champagne.
Un film che oscilla costantemente tra il tragico e il comico, il banale e l’essenziale, l’ironia e la cruda realtà. Grazie a questo film lo spettatore, così come il piccione seduto sul ramo, dovrebbe riflettere sull’esistenza umana, sulle sue contraddizioni, i suoi limiti ma anche sulle sue potenzialità.
GUSTO: Per chi vuole fermarsi a riflettere. Un film che va metabolizzato.
SCENA CULT: I commensali che si spartiscono il vassoio già pagato al self-service dal tipo morto stecchito al suolo in un clima di totale indifferenza.
FRASE CULT: “Quindi l’uomo si serve degli altri uomini solo per il proprio interesse?”
– Mia –
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